Gold Lightan è il protagonista della serie “Golden Warrior Gold Lightan ( Ōgon Senshi Gōrudo Raitan)”, una serie Tatsunoko di 52 episodi trasmesso in Giappone tra il 1981 e il 1982. Che mi risulti, la serie da noi è inedita. Fondamentalmente, Gold Lightan è un accendino tascabile che si trasforma in un gigantesco robot dorato. Un po’ ridicolo, ma che ricorda tanto i Transformers di Takara. Su YouTube è possibile trovare alcune clip e la sigla di apertura, giusto per cultura personale. Gold Lightan è tornate in auge in tempi “moderni”, grazie al videgioco Tasunoko vs. Capcom: Ultimate All-Stars, per Wii pubblicato nel 2010.
La confezione
Scatola di dimensioni moto compatte. Grafica molto tradizionale, con il robot in primo piano, nelle due trasformazioni. Sul retro varie foto del modello, sia nelle fasi di trasformazione, sia che presenta alcuni accessori. Viene sottolineata la lussuosità della confezione. Al suo interno troviamo, separati, la custodia del robot e il blister di accessori.
Parlavamo di lusso ed in effetti la scatolina nera con scritte oro, che ospita il robot, non è il classico polistirolo. Ricorda proprio le custodie per gioielli. Il robot, nella sua forma parallelepipeda, è incastonato in un alloggio rivestito di tessuto rosso.
Accompagnano due libretti a colori.
Dotazioni ed accessori
L’estrema semplicità del robot, non favorisce la dotazione di accessori. In effetti oltre le classiche mani pugno, aperte ed in posa da combattimento, presenta alcuni elementi per migliorare l’estetica un forma antropomorfa, comprendo i buchi necessari a garantire la trasformabilità.
Lo stand, che ricorda quello classico in piccolo, presenta un tappetino di tessuto rosso da applicare e con la particolarità funzionare anche da contenitore per gli accessori. L’uovo di colombo che sarà poi ripresa in parte sui futuri S.o.C.
I manuali sono molto ricchi e portano anche riferimenti alla linea vintage a marchio Popy.
Qualità e finitura
Il robot è un bel “blocchetto” pesante. Le finiture sono molto buone ed il tutto è impreziosito dalla finitura a 18k, indicata un po’ ovunque.
La quantità di metallo è notevole. Solo gli arti sono in plastica, ma considerando il tipo di trasformazione, era inevitabile che per alcuni elementi si optasse per la plastica. Resta comunque imperativo fare attenzione durante la fase di trasformazione, ai vari sfregamenti.
Per il resto, siamo a livelli davvero alti.
Articolazioni e posabilità
A dispetto delle apparenze il modello è estremamente articolato. Le forme squadrate e la trasformazione aiutano ad ottenere una agilità impensabile per altri Gx. Sono presenti articolazioni a scatto sulle ginocchia e caviglie estraibili.
Considerando anche le ridotte dimensioni, è stato davvero fatto un ottimo lavoro di ingegnerizzazione.
Le viti sono un po’ troppo in vista.
Fedeltà
Fedeltù molto buona, anche se qusto S.o.C. strizza l’occhio, forse, più al vecchio giocattolo Popy che all’anime. Tuttavia il design è molto rispettoso, complice la semplicità delle linee. Sicuramente nell’anime presenta forme meno massicce, ma la fisica reale è impietosa ed i volumi non possono cambiare durante la trasformazione. Gli accessori estetici aiutano a completare la configurazione antropomorfa.
Riflessioni e soluzioni tecniche
Ha molto del Transformer questo S.o.C.
Alcune soluzioni li ricordano molto, anche se poi il robot è molto più posabile e flessibile. Esteticamente il risultato è buono, ma si è optato più di emulare il vecchio giocattolo, piuttosto che rispettare l’originale.
Conclusioni e Pagella
Mai visto la serie, ma dai video che si trovano su YouTube e considerando che c’è di mezzo Tatsunoko, almeno a livello tecnico è da apprezzare.
Le forme sono quelle che sono e questo Gx è, come al solito, un omaggio al vecchio giocattolo, più che una rappresentazione esatta della versione animata.
Interessante che su un modello così particolare e piccolo, si siano ottenuti dei risultati di posabilità così elevati.
Segnalo che dello stesso modello sono uscite due varianti limitate, silver e black, versione R e versione lusso con placcatura 24k invece che 18k. Per ostentare nella cubettosità assoluta.
- un gioiello fra i S.o.C
- molto ben articolato
- buona presenza di metallo
- l’estetica può non piacere
- mecha sconosciuto
- un po’ piccoletto
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