E’ stata una bella sorpresa questa serie di super deformed proposta da Fewture, dato che sia per licenze che per cura e non ultima qualità, è classificabile come tutt’altro che di secondo piano.
Il genere, da noi, non è particolarmente amato, i super deformed non sono supportati dai media se non in nicchie ristrette di utenze, ma in Giappone, fra serie animate divertenti e soprattutto videogame, sono un genere di richiamo e Fewture ha fatto davvero un ottimo lavoro.
Andiamo ad analizzare la terza uscita di questa serie, che promette di arricchirsi ad ogni presentazione.
La confezione
Scatola compatta, per non dire piccola e grafica familiare sono i segni distintivi che troviamo anche in questo terzo piccolo gokin. Sebbene i richiami siano poco originali, comunque l’effetto è piacevole e sono favorevole ad una family feeling da assegnare alle serie, un po’ come faceva Bandai con i primi Soul of Chogokin.
All’interno dello spesso cartonato, troviamo due grandi blister sovrapposti, uno con il robot e le parti principali, l’altro, un po’ più sottile contiene il mantello e lo stand. Ovviamente niente polistirolo, ma non sarebbe stato in linea con il prodotto.
Tutti gli elementi sono ben disposti e protetti.
La cura evidente, che inizia anche dalla scatola, non lascia dubbi sull’attenzione posta dal produttore.
Dotazioni ed accessori
La dotazione è adeguata per non dire completa.
Ci sono ben tre coppie di mani, sufficienti per tutte le pose che possano venire in mente, i due mitragliatori, propri delle versioni più recenti del Getter 1 ed le classiche scuri. Lo stand, giù vieto sui precedenti ES, è identico e prevede anche la possibilità di essere agganciato ad altri stand gemelli, tramite un connettore fornito nella scatola. Il braccio articolato permette di posare il robot anche in pose attive e volanti.
Tutti gli elementi sono rifiniti con sufficiente cura, anche in rapporto alle, relativamente, piccole dimensioni.
Mancano le batterie per la parte elettronica.
Qualità e finitura
Qualità e finitura sono molto buone. Se nel Jeeg c’era lo stupore per la prima uscita, qui ci troviamo con una percezione di qualità ormai familiare, anche se Fewture ci ha abituato a saper fare bene, quando ci s’impegna.
La verniciatura è buona e vivace, le parti metalliche non differiscono come tono da quelle plastiche e sono ben distribuite, anche se per forza di cose non molte.
Anche in questo robot, la parte più interessante è la testa, qui dotata non solo di sfondo alle parti trasparenti, ma anche illuminazione degl’occhi.
Apprezzabili anche le pannellature nei profili laterali dei vari componenti.
Insomma, se solo si dedicassero ai robot in proporzioni standard, Fewture potrebbe tranquillamente giocarsela con Bandai, almeno sul piano delle rifiniture.
Articolazioni e posabilità
Le articolazioni, si potrebbe pensare, che siano un optional per un robottino con il testone gigante.
Per fortuna in casa Fewture, non la pensano così e si son spesi parecchio per far muovere il suddetto robottino, adottando soluzioni viste su pezzi ben più seriosi, come il Gx 52 di Bandai.
Ovviamente le dimensioni ridotte influenzano non poco e quindi difficile pretendere scatti o perni metallici, ma non mancano comunque pivot pannellati o estraibili e questo Getter non si fa certo pregare per assumere pose dinamiche ed aggressive.
Gli arti principali sono tutti ben articolati, femori estraibili permettono alle gambe di assumere angoli di piega più elevati.
Il torso è articolato all’altezza della pettorina, spalle, gomiti e polsi, tutto è posizionabile al livello dei migliori gokin, con anche i gomiti mimetizzati da un pannello nella parte interna del pernio.
No davvero, nulla da eccepire, se non che tutte le articolazioni sono frenate dall’attrito fra le parti e quindi alla lunga potrebbero perdere un po’ di tenacia, ma stiamo parlando di una figura piccola e leggera.
Fedeltà
La fedeltà rappresentativa va ricercata, come per il Jeeg, nei video giochi della serie super robot wars e quindi si attesta su ottimi livelli.
In particolare mi preme far notare che le proporzioni ed il design scelto non sono quelle ad ovatto, viste in altre produzioni, ma sono proprio una sorta di restringimento del design originale, ad eccetto della testa che resta come quella normale.
Così si ha un robot super deformed ma comunque non troppo ridicolo, ma soprattutto abbiamo uno sculpt delle teste e volti davvero degno di nota.
Riflessioni e soluzioni tecniche
Personalmente, apprezzo tantissimo questa serie, sia perché sta presentando licenze sia famose ma anche poco rappresentate, ma anche per la qualità complessiva mostrata. Se non fosse che per dimensioni alcune soluzioni andrebbero comunque riviste per fare gokin di grandezza normale, questi modelli dimostrano come, senza adottare soluzioni astruse e poco pratiche si possano fare delle ottime rappresentazioni.
Ma apprezzo il tutto anche perché Fewture, ha saputo trattare con dignità quello che potrebbero essere oggetti parodistici e ci si aspetterebbe voler comprare solo per impulso emotivo. Ed invece no, questi ES sono anche fatti molto bene e le soluzioni adottate sono assolutamente di prim’ordine.
Conclusioni e Pagella
Che dire… difficile trovare un motivo per non dare tutti voti a fondo scala, dato che siamo davanti ad un ottimo prodotto. Se già per il jeep, l’unico motivo per non portarselo a casa era il non apprezzare proprio il genere e la mancanza di alcuni accessori come i componenti aggiuntivi, qui resta soltanto la prima.
Anche in considerazione che la produzione è arricchita sia dal Getter 2 e 3, quindi neanche il timore di rimanerne senza. E’ vero che non sono generalmente economici, ma cosa lo è ancora in quest’ambiente?
- simpatico, se piace il genere
- fatto bene
- buona dotazione
- ben articolato e posizionabile
- non piace il genere?
- un paio di batterie a bottone, potevano metterle.
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