Ed ecco il terzo modello della serie economica dedicata alle donne robot.
Fra quelli presentati è quello che ho atteso di + ad acquistare (per il momento minerva X non è in programma) perché lo cercavo ad un prezzo ragionevole.
Contrariamente ad Aphrodai (Afrodite) e Venus, Dianan Alfa non mi è mai piaciuta né come design né come colorazione. Non è originale in nessun aspetto se non nella modalità di aggancio, sicuramente mutuata direttamente dalla prima idea nata per l’aggancio del Mazinger Z.
Parlando del modellino è palese come il corpo principale sia lo stesso degli altri set economici, ma se questi sono i risultati Bandai può continuare a produrli all’infinito! Le articolazioni sono numerose e funzionali, la posabilità è eccellente ed il robot può assumere molte posizioni precluse ai normali S.o.C.
Gli accessori sono pochi, come da tradizione, anche perché il robot originale non ne aveva. Ci sono due coppie di “missile tetta sparanti” nelle varianti viste nel cartone e due coppie di mani (pugno ed aperta). Il materiale è buono, ma restano i dubbi per l’incastro del polso che sembra essere facilmente danneggiabile, piccola nota: le mani sembrano di una gomma più morbida rispetto alle precedenti (è pure in pasta trasparente) e quindi ancora più delicata.
Ultimo accessorio, la moto di Sayaka, splendidamente riprodotta e che va regolarmente ad incastrarsi sulla testa del robot.
In conclusione, c’è da dire che se da un lato puramente collezionistico e tecnico il modello è da avere, dall’altro lo scarso appeal del personaggio ed il prezzo possono indurre in qualche incertezza.
- stessi pregi delle precedenti fembot GX
- stessi difetti delle precedenti fembot GX
- accessori ridotti all’osso