Anno 2199… la storia dell’umanità attraversa il suo momento più cupo, gli abitanti della terra infatti, sono costretti a vivere in metropoli sotterranee a causa dei continui bombardamenti radioattivi ad opera di Deslar, crudele dittatore del pianeta Gamilas, quando tutto sembra perduto,la speranza prende il nome di Starsha,del pianeta Iscandar…
La donna, tramite un messaggio, spiega ai terrestri che l’unico modo per per debellare la radioattività
Consiste nell’usare il “cosmo cleaner”, un prodigioso macchinario alieno, per entrarne in possesso, però dovranno raggiungerla sul suo pianeta entro un anno….questo infatti è il tempo che rimane alla terra…
Starsha fornisce i dati per costruire un prodigioso motore cosmico capace di volare nello spazio a velocità fisicamente inimmaginabili ed i terrestri decidono di sfruttarlo,impiantandolo sull’unica vecchia nave in grado di reggere lo sforzo: la CORAZZATA SPAZIALE YAMATO
Questo è il primo titolo che Rese famoso in tutto il mondo Leij Matsumoto, al quale dobbiamo numerose altre opere successive,prima tra tutte,ovviamente.quello stesso CAPITAN HARLOCK che ha infiammato i nostri cuori di bambini di un fuoco che non ha smesso di bruciare nemmeno nella cosiddetta “età adulta”.
Quattro anni fa, bandai ha reso omaggio alla serie,proponendo sul mercato il primo (… e per ora ancora l’unico…) modello della sotto serie “bpx” branca della gamma “soul of popynica” nata dall’enorme successo della serie “gemella” soul of chogokin , a differenza di questa, però ,le cui riproduzioni sono dedicate esclusivamente ai robot, la “soul of popynica” incentra i suoi modelli sui veicoli e le astronavi degli anime nipponici…
Dalle prime foto pareva si trattasse di un vero e proprio capolavoro, un particolare di non poca importanza, poi era quello secondo il quale lo stesso Matsumoto si fosse complimentato con Bandai per l’accuratezza costruttiva del modello.
Tutti speravamo in una nuova era “astronavistica” grazie al lancio della serie “bpx” quello “0-1” presente sulla scatola, infatti, lasciava ben sperare su una futura arcadia, seguita magari da una Queen Cosmos , da una Blue Noah e via dicendo
Invece niente la serie “bpx” è nata e morta con questo modello… almeno fino ad oggi…
La confezione è imponente, si sviluppa in lunghezza e la pittoresca immagine sul davanti dove la nave è ritratta in fase d’abbandono d’orbita, lascia il posto ad una visione tecnica posta sul retro…dove i particolari tecnici sono evidenziati da foto molto accurate…
Una volta aperta però,non si può rimanere che stupiti; la plastica regna sovrana! Il prezzo è decisamente altissimo e a parere di chi scrive, la qualità del modello non vale la spesa (all’epoca la pagai 690.000 lire!!!!!!. Abbiate pietà ,ero ancora digiuno,tanto di internet quanto dei “mondi paralleli” al di fuori delle fumetterie italiane).
Infatti, gli unici pezzi in lega di metallo sono le torrette dei cannoni ed il grande reattore posteriore!
Il resto dello scafo è completamente costituito da materie plastiche che abbracciano quasi totalmente questo modello…la cui lunghezza arriva a 43 cm!
Andiamo con ordine. Dopo aver assemblato le antenne e le torrette al corpo principale dello scafo…si procede all’istallazione delle pile, poste sotto una botola alloggiata nel ventre del vascello, pile che consentono, mediante una tastiera a vista e sistemata sul lato destro della nave di riprodurre numerosi effetti acustici,come il rombo dei cannoni, l’allarme generale, il ruggito del cannone a onde moventi ed il segnale di decollo dei caccia.
A quelli acustici, poi, si associano gli effetti luminosi. Sempre operando sulla tastiera, infatti, è possibile illuminare ( solo per pochi secondi) il ponte principale, il cannone a onde, l’hangar delle navette ed i reattori posteriori.
Ora, tutto questo sarebbe indubbiamente molto bello, decisamente coreografico e di ottimo livello (il cannone che “spara” è formidabile) se non fosse che i pulsanti d’attivazione, come scrivevo prima,sono posti in bella vista,sul lato destro della nave, ma perché?!
Lo spazio non manca di certo,date le dimensioni ( e il costo) si sarebbe potuto optare per una sistemazione sul ventre della nave, ma non ci è dato di sapere il motivo di questa scelta.
Il lato sinistro (che possiamo tranquillamente definire “quello da esposizione”), è esteticamente perfetto….non ci sono imprecisioni,le proporzioni sono rispettate fin nei minimi dettagli e vari sistemi d’apertura a scomparsa ( la cui accuratezza stride con il particolare della pulsantiera ) consentono di rendere visibili i sistemi principali della yamato, quali il gigantesco volano, i meccanismi del cannone ad onde e l’hangar delle navette… navette fedelmente riprodotte,infatti assieme alla grande corazzata troviamo anche 5 caccia,piccolissimi e in plastica,ma ottimamente realizzati e perfetti anche nei più piccoli (e quasi invisibili) particolari.
Cosa dire, mai come in questo modello le contraddizioni si sommano. Perfetto per alcune cose, assurdo per altre.
Perfetto nell’estetica (lato sinistro fino ai tre quarti) assurdo nella pulsantiera orizzontale,in piena vista, sul lato destro dello scafo.
Perfetto nelle dimensioni e nei particolari,dal ponte principale all’ultimo dei cannoni……assurdo nella pressoché totale mancanza di metallo.
Personalmente mi sento di consigliare la “soul of popynyca bpx-01” solo ed esclusivamente a chi adora la serie di “star blazers” e non si pone troppi problemi nello spendere somme considerevoli, ma questo, a mio parere, è stato uno dei più grossi colpi a vuoto che madama bandai abbia mai sparato…
- davvero grande
- ha un sacco di gimmick
- estetica riuscita
- quasi tutta di plastica
- posizionamento dei tasti per attivare i suoni infelice
- resterà l’unica della serie BPX
devo dire che sotto certi aspetti preferisco la gx-57,anche se il livello del dettaglio qui e’ superiore e bisogna considerare anche il fatto che le quotazioni della bpx sono sempre molto buone.