Ohh! Eccoci a recensire il penultimo (stando alle informazioni attuali) modello di Evangelion SOC. Inizialmente le voci che davano per certo la messa in commercio degli ultimi due Eva nella versione Die-Cast erano poco credibili, ma la Bandai (ancora una volta) ha fatto capire che non esiste sacralità che non può essere infranta per profitto.
La serie degli Evangelion di metallo, per quanto ben fatti e splendidi nella loro interezza, fin da subito ha suscitato scalpore perché male si sposava con i precedenti prodotti riguardanti, lo ricordo, i vecchi robot. Si può immaginare quindi come sia stata accolta la notiziola del rilascio di altri due esemplari. D’altra parte lo stampo c’era di già, si trattava di creare qualche dettaglio, ma anche vendendone due (e assicuro che non sarà così) il guadagno c’è di sicuro.
Passando oltre le personali considerazioni quindi vado a dare un esame (molto veloce) sulle caratteristiche del modello.
Come già espresso per i suoi predecessori, il modello si presenta come il migliore ed unico rappresentante della famiglia degli EVA riprodotto in metallo. Il corpo è il medesimo delle serie precedenti, con qualche ritocchino alle giunture che presentano una sorta di scalettatura. Questo elimina in parte il problema delle giunture che senza un particolare sostegno fidavano, per mantenere la posizione, solo nella forza di attrito delle parti. Alla lunga questo freno sicuramente sarebbe stato compromesso dal consumo della plastica, rendendo troppo movibile l’articolazione. Ben fatto, ma potevano pensarci prima!
Anche per quanto riguarda gli accessori, le parti sono riciclate dagli altri kit, e la qualità è medesima (ottima).
Che dire di altro… niente. Il modello è ottimo, resta sempre il rammarico di vederlo inserito in una serie a lui poco consona, ma la qualità è indiscutibilmente alta.
- stessi pregi dei precedenti GX di Eva