Contrariamente a quanto avvenuto precedentemente, all’uscita di questo chogokin non mi sono subito precipitato ad acquistarlo, per diverse ragioni. La prima è che la serie GETTER G non mi è fra quelle che adoro, la trovo un po’ ripetitiva ed il design del robot è un po’ caotico, la seconda e che speravo in una edizione che comprendesse i tre GETTER insieme, come il GX06; infatti cambiando un po’ le abitudini questa volta Bandai ha preferito far uscire i 3 robot in scatole separate, sintomo questo del fatto che Bandai, ormai, ha mangiato la foglia e capito quali sia la reale portata del business.
Fatta questa premessa, partiamo col descrivere questo ennesimo capolavoro di casa Bandai.
La confezione è come al solito molto curata e riprende lo stile degli ultimi S.o.C. con in copertina un’ immagine d’effetto molto accattivante e colorata. Aprendola si trova il classico sarcofago contenete le tre parti del robot separate (testa, tronco e gambe) del tutto equivalenti a quelle viste per il gx06 (e con esso intercambiabili). I due vassoietti poi contengono, come al solito tutti i restanti accessori. In una scatolina a parte è presenta la getter machine e la testa in fase di trasformazione. La solita basetta presenta due novità una la mancanza delle tanto odiate impronte per poggiare i piedi ed un’asta di sostegno sintomo che il modello non è poi così stabile.
Una volta montato il Dragon, appare evidente che la Bandai ha sicuramente avuto qualche problema con le proporzioni. Fermo restando che i robot di Nagai ogni inquadratura cambiano forma e dimensioni, questo Getter sembra molto più snello dell’originale animato. In particolare il rapporto fra la lunghezza delle gambe ed il busto è decisamente elevato e se affiancato al Getter 1 del Gx06, sembra un “trampoliere”; altro aspetto poco convincente è la colorazione celeste, troppo… celeste.
Gli aspetti negativi, però, finiscono qui. Il modello in se, detta nuovi standard di realizzazione. Le vernici sono veramente belle, spesse e resistenti, le plastiche ottime e le articolazioni perfette. Un particolare plauso va fatto al perno del collo (vero obbrobrio nel GX06) che è stato rivisto e corretto, incastonandolo nel collo stesso e creando un ulteriore articolazione alla base di esso. Così il movimento è ampio e soprattutto lo snodo è praticamente invisibile.
Anche gli accessori sono rifinite molto bene e colorati in maniera uniforme. Unico neo è il mantello che secondo me è troppo piatto. Un po’ di curvatura non gli avrebbe fatto male. La getter machine ha poco da dire essendo colorata ottimamente, si sente comunque la lontananza con il vintage, infatti queste navette qualcosa potrebbero anche spararla!
Dove Bandai sembra voler risparmiare veramente è invece il book allegato. Questa volta ci troviamo infatti davanti ad un pieghevole e non al classico libricino, decisamente meno gratificante.
In conclusione che dire: questo pezzo (insieme agli altri 2 Getter) evitatelo solo se non sopportate i prodotti nuovi, altrimenti non deve mancare nella collezione di un vero appassionato.
- verniciatura convincente
- dettaglio elevato
- il collo è articolato in due punti
- le proporzioni non sono correttissime
- le mani non sono verniciate, ma in tinta
- hanno sostituito il libretto con un pieghevole