LA RECENSIONE
Ennesima uscita di quelle “belle ragazze” (così si può tradurre Bishoujo in lingua nostrana)di Kotobukya, che tanto stanno riscontrando successo, tanto da avere ormai una produzione al limite dello sterminato. Fra le licenze più vecchie, anzi penso sia stata proprio fra le prime, quella di casa DC Comics.
E di casa DC abbiamo sotto esame una ragazza davvero bella, anzi il personaggio, per quanto sfaccettato e caratterizzato lungo tutta la sua esistenza ha come connotazione principale il fatto di essere una stangona aliena dal sangue caliente e dalla naturale predisposizione ad attirare l’attenzione per le sue forme.
Ora, non fraintendetemi, Kori o Koriand’r (o Stella negli adattamenti italici) è un gran personaggio. Intelletto superiore, capacità cognitive impensabili per un normale umano, super poteri che superman quasi scansati ed è una guerriera di prima linea. Anche di carattere il personaggio non fa altro che mostrare quanto positivo sia il non appartenere al genera umano. Ma su tutte, la caratterizzazione ha sempre evidenziato l’estrema fisicità del personaggio. Quindi è naturale che tale caratterizzazione, trovi ancor maggior enfasi nella rappresentazione proposta da Shunya Yamashita e scolpita da Toshiaki Hogari.
Una interpretazione Japan stile, che però non sacrifica le curve “latine” del personaggio e che trova anche un’ ottima realizzazione dei dettagli. Cosa non sempre presente in tutta la serie.
Così abbiamo uno stand che non è una semplice basetta, ma parte di un vero e proprio diorama. Una roccia, sulla quale l’aliena color arancio, può sfoggiare una posa sexy, che valorizza “i dettagli” ma non volgare e non scontata. Molto bella sia la colorazione della pelle, arancio appunto, sia i capelli sfumati e traslucenti. Il dettaglio del volto è notevole, si fanno apprezzare le decals degli occhi, ben definite e prive di retinatura di stampa, anche visti dall’obiettivo del fotografo, le labbra, con i denti visibili. Un po’ meno preciso il costume e gli stivali. La finitura lucida evidenzia facilmente le micro imprecisioni dei contorni. Normali in un prodotto di questo genere.
Attenzione! Parlo di microscopici difetti, che nulla influenzano la qualità visiva della figura. Anche perché l’intera statua è relativamente piccola e quindi i dettagli di cui raccontavo sono quasi invisibili ad occhio nudo e totalmente spariscono in esposizione. Solo pochi anni fa, per avere una figure di questo livello di dettagli toccava dipingersela da se o commissionare a qualche artista (bravo) un lavoro di colorazione, non banale.
In conclusione, fra le tante figure riviste dalla serie Bishoujo, devo dire che questa Starfire si colloca in vetta. Sia per qualità complessiva del prodotto, ma soprattutto per l’interpretazione scultorea, per certi versi, riuscita meglio persino dell’illustrazione da cui prende ispirazione.
Concludo davvero lasciando uno spezzone del video di senza freno illustra bene la qualità scultorea di questa figure e il punto di forza.
- ottima scultura
- bei dettagli e rifiniture
- colorazione sfumata e opaca
- seppur bello, lo stand ha una base troppo stretta
- essendo una reinterpretazione può non piacere ai puristi
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