Nov 182012
 

Il granitico modello di casa Aoshima, oltre che per la notevole imponenza e la totalitaria presenza di metallo, è caratterizzato anche per essere dotato sugli avambracci di un particolare meccanismo di sparo che replica il turbo smacher punch visto nella serie animata.

Per i non maniaci del genere, tutti i robot nagaiani che si rispettano, sparano gli avambracci come armi a lunga gittata. Nel primo Mazinger/Mazinga Z sono i rocket punch/pugni a razzo, poi diventano atomic punch/pugni atomici rotanti nel Great Mazinger/Grande Mazinga e poi Screw Crusher Punch/magli perforanti in Grendizer/Goldrake.

Nella rivisitazione della continuity e con l’inserimento del Mazinkaiser, nascono i turbo smasher punch. Queste armi prevedono due stadi di funzionamento. Il lancio avviene solo al raggiungimento della massima rotazione delle lame esterne.

Aoshima, ha fatto un bel lavoro riuscendo ad imitare questo comportamento, ma il meccanismo si è dimostrato tanto coreografico, quanto delicato.

Il meccanismo è suddiviso in due componenti principali. Il primo è dedicato allo sparo, il secondo alla rotazione ed è questo quello che il più delle volte si danneggia, precisamente si spezza il piccolo gancetto ricavato nella molla di pre carica.

Per accedere alla molla, occorre svitare le due viti presenti sulla spalla e sfilare l’anello dorato che fa ritenuta per le due parti accoppiate. Attenzione che quest’elemento è leggermente incollato.

Una volta aperte le due parti del braccio, se il danno è quello tipico, noterete che la grossa molla è sganciata e completamente raccolta all’interno del cilindro che fa da supporto principale.

Per rimuovere il cilindro dorato (che altro non è che il braccio), basta forzare un poco, alzandolo dalla sede del braccio, occorre fare solo attenzione a compiere il movimento lentamente, dato che c’è un po’ di colla a tenerlo fermo.

Il passo successivo è quello di estrarre il pistone e la molla. Occorre notare come sulla testa del cilindro ci siano tre intagli, due meno profondi sono i riferimenti per l’alloggiamento nella spalla, il terzo, più profondo è dove si dovrebbe ancorare la molla di caricamento e nel mio caso, risulta vuoto.

Durante lo smontaggio ho poi individuato anche il pezzetto di molla che si è spezzato.

A questo punto non c’è altro da fare che ricreare il gancetto nella parte finale della molla utilizzando un paio di pinze con punta sottile, tipo quelle in uso ai pescatori. Consiglio di utilizzare una sezione maggiore rispetto a quella originale, così da evitare che si sganci facilmente e nel contempo poter lavorare più agevolmente.


Una volta ottenuto un appiglio adatto (occorre ricreare sia il gancio che ruotarlo di 90°) basta rimontare il tutto, seguendo i passaggi al contrario. Attenzione al riposizionamento della spalla ed alla riavvitatura dato che le viti hanno un passo molto fine, poco adatto alla plastica.

In pochi passi il Mazikaiser Aoshima è tornato a sparare correttamente.